| Romeo & Romeo ha debuttato il 2 dicembre 2005 alla discoteca Qube di Roma in occasione della giornata mondiale per la lotta all’AIDS.
Si tratta di una rivisitazione della tragedia classica dove, come da titolo, la storia si snoda tra due ragazzi dello stesso sesso.
Il testo (adattato da Roberto Biondi alternando numerose scene assolutamente fedeli all’originale con alcuni interventi ex novo) restituisce pienamente il dettato shakespeariano.
La regia, che sposta l’opera in un ‘presente storico’, ne ha approfittato per amplificarne alcuni fondamentali segnali: ecco, dunque, un mondo a noi molto vicino in cui i padri uccidono i figli in nome di un non ben distinto odio, motore di incomprensibile violenza.
E’ la morte dell’innocenza, e insieme la morte della bellezza.
Che i due amanti siano entrambi maschi appare così un dettaglio certamente significativo eppure quasi ininfluente per lo svolgimento dei fatti. Grandezza di Shakespeare.
Lo spettacolo, dieci attori e pochi elementi scenici, si articola con molto ritmo per novanta minuti.
Frequenti e compositi interventi musicali ( Faurè, C. Veloso, The Strokes etc.) in accordo con una certa visionarietà d’immagini concorrono a comporre un’opera pop dove pure ampio risalto trovano le scene di commedia presenti all’interno del testo.
L’operazione porta inevitabilmente con sé anche il senso di un gesto politico che i tempi ci impongono di non ignorare.
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